


Divorzio al primo
morso
Accecato dalla gelosia, un contadino gravinese tentò di avvelenare, con dei carciofi da lui preparati, sua moglie malata. Costei, dopo essersi rifiutata di mangiarli per il sapore amaro, riuscì a sfuggire dalle grinfie del marito, che cercava allora di soffocarla con delle lenzuola.
Il giorno seguente la donna lo denunciò, portando con sé un carciofo che aveva riposto in tasca la sera prima e nel quale fu rinvenuto un grammo e mezzo di polvere di cantaride, capace di provocare la morte di una persona entro due ore.
STORIE DI CARCERE

Il ladro di
cappotti
Un giovane sarto ventiduenne, qualche giorno dopo essere stato posto in libertà dalle carceri di Bari, si impossessò di un cappotto ai danni di un negoziante di Corato che vendeva l’indumento a poco più di 9 lire in una taverna di Gravina.
A denunciare il furto fu la cantiniera che si accingeva ad acquistare il soprabito, trovato indosso all’arrestato, insieme a parte della somma di denaro risultante dalla compravendita.